Nei bagni della scuola - Parte 1
B: "Che palle quello stronzo di mio padre non vuole comprarmi il nuovo iPhone. Quello sfigato dice che costa troppo! Lo prenderei a calci nelle palle quando fa così"
Il papà di Betta non aveva tutti i torti, il nuovo iPhone costava quasi 1500 euro ma sarebbe stato così bello averlo tra le nostre mani. Foto in HD, video stupendi e tutte le app di questo mondo.
Non era di certo qualcosa alla quale le ragazze della nostra età possono rinunciare cosi facilmente.
C: "Betty se ti consola anche io tirerei un calcio a mio padre dritto nella palle, hahah"
B: "Caterina, ho avuto una grande idea! Cerchiamo noi i soldi per comprarlo!"
C: "Sì certo e dove cazzo troviamo il tempo per un lavoretto extra? Siamo qui a scuola tutto il giorno tra lezioni e corsi serali! Anzi a proposito, alziamo il passo. Se non arriviamo in tempo per la lezione di Latino il professor Carlo ci stacca la testa!.
B: "Ecco un altro al quale servirebbe un bel calcio nelle palle, hahaha!".
Dovevamo assolutamente trovare il modo di far dei soldi. Tanti soldi in poco tempo e ovviamente con il minimo sforzo. Potevamo dare ripetizioni ai nostri fratelli più piccoli...ma loro per dispetto avrebbero sabotato ogni nostro impegno a fare le ragazze serie e avrebbero riso di noi per tutto il tempo.
Ci sarebbe piaciuto lavorare in uno di quei negoziati fighi in centro. Magari a vendere videogiochi o collane fatte a mano, ma purtroppo eravamo intrappolate in quella stupida scuola per quasi tutto il giorno.
Non era una scuola, per noi era più simile a una prigione.
La lezione di Latino proseguiva con la solita lentezza e dopo aver terminato già la traduzione del passo di Catullo opportunamente scaricata da internet ci potevamo finalmente godere qualche minuto di relax in attesa che anche gli altri compagni finissero la versione.
Io e Betta eravamo sedute ai banchi dell'ultima fila a chiacchierare con tre nostri compagni di classe.
B: "Beato te Giovanni che hai quel cazzo di iPhone, è così figo".
Disse Betta osservando Giovanni che armeggiava con il nuovo smartphone nuovo di zecca.
"Cioè ha addirittura 3 fotocamere cazzo, chissà che foto fighissime che fa!".
G: "Eh sì fighissime davvero Betta. Vuoi vedere le foto che mi son fatto all'uccello? Così puoi valutare di persona haha".
B: "Se vabbè uccello..al massimo uccellino! haha", ribatte Betta avvicinando l'indice e il pollice della mano destra.
G: " Sei una stronza puttana!".
C: " Dai Giovanni non te la prendere, Betta è solo incazzata perché non abbiamo soldi per comprarlo anche noi, cazzo! Se solo riuscissimo a trovare il modo di guadagnare i nostri fottuitissimi soldi senza doverli sempre chiedere a quei coglioni dei nostri genitori!"
G: "Be scusa trovatevi un lavoro no?".
C: "Ecco è arrivato l'altro coglione. Ma secondo te come facciamo ad avere un lavoro se siamo sempre chiuse qui dentro come carcerate!".
G: "Si vero non ci avevo pensato. Beh comunque siete donne no? Potete pur sempre fare le prosttute hahah".
B: "Giovanni tua madre era a prostituta non noi!"
G: "Beh io vi ho dato solo un'idea eh...tanto io il nuovo iPhone lo ho già, sai che cazzo me ne frega."
Sgranai gli occhi. Quello che diceva quell'idiota di Giovanni non era del tutto sbagliato. Da che mondo e mondo gli uomini hanno sempre pagato per...divertirsi.
C: "Betta, però Giovanni non ha tutti i torti. Cioè pensaci bene, potremmo guadagnare dei soldi e intanto divertirci!".
Giovanni alzò improvvisamente gli occhi dal cellulare. Guardò prima me come se avessi detto la cosa più assurda al mondo, e poi guardo Betta, in attesa della sua risposta.
B: "Cate ma che cazzo dici! Cioè dovremmo metterci a fare sesso con i maiali a scuola per avere qualche euro in tasca?".
C: "Beh chi lo dice che sarà solo qualche euro, cioè siamo noi a scegliere il prezzo no? Alla fine si tratterebbe di qualche ...ehm...lavoretto. Giusto per divertirci un po'."
B: "Caterina tu ti sei letteralmente rincoglionita. Catullo ti ha fuso il cervello! Io non farò mai una cosa simile."
Giovanni continuava a muovere la testa tra me e Betta, è un maschio dopotutto, l'argomento lo interessava da vicino.
G: "Beh secondo me tu Caterina potresti farti un bel gruzzoletto. Non sei certamente la più carina della scuola ma alla fine...a noi interessa poco."
C: "Giovanni sei fortunato che non ho la forbice a portata di mano altrimenti ora ti taglierei quella fottutiima lingua e te la ritroveresti nel naso!".
B: "Conoscendola ha detto naso per essere elegante, altrimenti avrebbe detto culo hahah".
G: "Hey sto solo dicendo che secondo me puoi farcela. Poi certo, dipende se sei brava...intendo...a fare quelle cose..."
C: "E che cazzo ci vuole! Non intendo mica fare sesso eh. Al massimo delle seghette pagate...o qualche bocchino, tutto qui. Cioè cazzo piuttosto che farli gratis almeno ci guadagno qualcosa su."
B: "Cate tu ti sei bevuta il cervello mia cara, ma ovviamente io appoggio la mia amica del cuore. Farò da contabile quando lancerai la tua nuova carriera da bocchinara ahaha"
C: "haha visto? ho già una dipendente. La mia scalata al successo è iniziata hahaha".
G: "Hey hey hey, calma sorella, mica è detto che troverai tutti sti clienti eh."
C: "Ma smettila stupido, lo sai meglio di me che qualsiasi maschio farebbe qualsiasi cosa per un bocchino. E son sicura che anche tu pagheresti..."
G: "Sì sì per carità, io amo i pampini ...ma dipende se sei brava o no ovviamente"
C: "Hey coglione pensi non sappia ciucciare un pisello? Cazzo non ci vuole mica la laurea eh!"
G: "Non ci vuole la laurea ma quando una lo fa con passione si vede...e si sente".
C: "Ma smettila. Voi maschi quando vi ciucciamo il cazzo diventate degli ebeti. Non riuscite nemmeno a capire chi siete, figuriamoci se pensate al fatto che lo facciamo con passione o no. E poi si da il caso che io sia brava a ciucciare".
B: "Hahah grande amica! Batti cinque sorella. Per me sei già la regina del pompino!"
G: "Beh io un cazzo ce l'ho...magari potresti mostrarmi se sei brava o no".
C: "Giovanni io faccio pompini ai piselli, non ai salamini hahahah"
G: " Sei una stronza, il mio cazzo è normale cogliona!"
C: "haha dai non arrabbiarti, nel tuo caso ti farò uno sconto....Pollicino!"
G: "Secondo me non sai nemmeno ciucciare puttana!"
C: "Guarda qui..." dissi mettendomi il pollice in bocca. Con estrema lentezza agguantai il dito della mia mano con la bocca. Sentì subito il calore della saliva. Feci il vuoto con la bocca e tirai una forte ciucciata. Il rumore risuonò sordo nell'aula. Fu una sensazione strana.
Giovanni osservava stupito la mia bocca. Non proferì parola ma son quasi sicura che il suo cosino schizzò nelle mutande in un solo secondo.
In quel momento mi sentii desiderata, forte, sexy.
In quel momento conobbi il mio potere.
Che ne pensate di questa prima parte del raconto?
Siete interessati a leggere il resto?
Un bacione dalla vostra Caterina.
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Cate comunque scrivi benissimo, brava!
RispondiEliminaCarlotta
Macché, solitamente scrivo di botto e nemmeno rileggo
Eliminainfatti a volte trovo degli errori assurdi dovuti al correttore automatico
ma va bene così, fa parte del mio stile schietto e sincero
la tua Caterina
Non puoi lasciarci cosi appesi!!!
RispondiEliminacazzo ho bisogno della seconda parte per venire ti pregoooo
il tuo segaiolo fedele
hahah non avevo dubbi
Eliminaallora niente eiaculazione fino alla pubblicazione della seconda parte!
QUANTE COSE SUCCEDONO IN QUEI BAGNI
RispondiEliminaFINALMENTE SI PARLA SENZA CENSURA
CONTINUA COSI
LA TUA LETTRICE PREFERITA
WOW... Stupendo... Non vedo l'ora di leggere la seconda parte
RispondiEliminaPenso di pubblicarla già nei prossimi giorni ;)
EliminaCiao Caterina bentornata, bello e avvincente il racconto, attendo di leggere la seconda parte. Io nei bagni della scuola non ho mai fatto nulla ma mi è capitato di uscire nudo dalla doccia dopo la lezione di ginnastica e trovarmi una compagna di classe. Pensavo di aver fatto la figuraccia e invece no.
EliminaUn bacione Lele
le mie osservazioni via email: troppo farlo lungo qui...
RispondiEliminaBacini, Valerio
Cate complimenti, aspettiamo la seconda parte. Quando arriva ?
RispondiEliminaAspettiamo la seconda parte
RispondiElimina