Il "latte" al supermercato ;) L'esperienza di V

Ciao Ragazze!
Ricevo un sacco di mail interessantissime ma questa ha decisamente attirato la mia attenzione.
Me l'ha scritta un mio carissimo lettore che mi segue sempre.
Lui è veramente intelligente e sensibile e adoro le sue palette.
Glielo ho viste un sacco di volte ma ancora mi diverto come una matta ogni volta che le guardo hahah



Ecco la sua interessantissima esperienza al supermercato:

Mi è successa una cosa INCREDIBILE!!!
Adorabile Caterina,
Ricordi il tuo post sui litri di “latte” che ci fai mungere dalle nostre palline?
Nei commenti, una donna, Giulia, ha scritto che ora non pensa ad altro quando passa davanti al frigo del latte di un Supermarket. E tu pure hai raccontato che ti sei fermata una volta a guardarlo, scoppiando a ridere pensando appunto al post. Ti confesso, che anche io adesso quando ci passo davanti mi ci soffermo sorridendo.
E cosa è successo proprio stasera?
Dovevo prendere una bottiglia (..di latte). Mi fermo al supermarket solito, di strada al ritorno la sera, che non è vicino dove abito, quando per l’ora tardi c’è poca gente. Vado davanti al bancone del latte e prima di prendere la bottiglia, mi fermo a sorridere guardandolo. Poi mi viene l’irresistibile tentazione di fare una foto (pensavo di farci una vignetta per poi spedirtela). Ne faccio un paio, velocemente, e quando mi giro per andare via, noto una signora, penso sui 35-40 anni, che mi osservava come con curiosità.
E’ una donna vestita elegante, mora, un po’ truccata, con degli stivali con medio tacco. Un bel viso deciso e dolce allo stesso tempo, e da, come traspare dal giacchetto che indossa, anche ben soda. Alta circa come me, coi tacchi. Quando me ne sto andando, un po’ imbarazzato (“che scemo” starà pensando), ci incrociamo con gli sguardi. Lei allora mi fa uno sorriso strano. Ricambio il sorriso, anche se non capisco. Lei mi si accosta un pò e mi bisbiglia:
 “Cercava il latte de..Il mondo che sogno..?”.
“..Eh? che?..”, dico, mentre la guardo a bocca spalancata. Mi sento arrossire un po’. Lei sorride ancora più e aggiunge:
“Quello del.. blog…no?”. E’ così sicura nel dirlo che mi pare mi legga nel pensiero. E avendo , finalmente, le rispondo:
“..Sì…come nel blog: non sembrano tante bottiglie di…di..”.
“…di..sperma. Sì!”
, completa lei ridendo. Ora rido anche io e poi facciamo brevemente la conoscenza, dandoci soli i nomi, io il mio vero, il suo non so, e ci raccontiamo, nel Supermarket semi deserto, come ci piace il tuo blog. Lei mi chiede che è curiosa perchè piaccia a me che sono maschio, ed io glielo dico senza tabù in poche parole. Lei annuisce, come aspettandoselo. Poi mentre ci salutiamo, noto un guizzo malizioso nel suo sguardo.
Ci capiamo al volo.
Come due ragazzini, ci muoviamo emozionati a cercare un “angolino appartato”. Lo troviamo dietro un angolo nascosto tra due mezzi banconi di detersivi e prodotti per la casa messi di traverso dagli altri. Ridendo (sottovoce), ci impligliamo le dita per tirare fuori il mio pisello, ma giusto appena apena…e sì, è vero, non sono superdotato, ma non è cosa facile con questi cavolo di jeans. Senza dirci parola ma sempre sorridendoci e guardandoci spesso in viso, lei me lo afferra in una mano, lo tira per farlo uscire più che può, mentre intanto cerca di infilare le dita dell’altra mano dentro, per raggiungere sotto le mie palle. Non è possibile. Anzi le dico che mi fa un po’ ma male.
“Ma io voglio vedere tutto….cerchiamo di spostarci più appartati…”, dice. Si guarda attorno. “Ecco…mi pare che c’era un bancale pieno di bottiglie di acqua, in fondo in mezzo a due scaffali…andiamo là dietro…”. Sopra indosso un lungo giobotto e ricoprendomi con quello, ci vando insieme a lei, pisello mezzo fuori.
In effetti lì siamo ben coperti. Lei rapidissima mi slaccia il pantalone e poi me lo tira giù con tutte le mutandine. “..Carinissimo!”, fa sorridendo e subito dopo si china e mi  stringe per bene in mano il pisello e con l’altra si mette a palparmi lo scroto. Io sono emozionato e poi anche timoroso che passi qualcuno. Lei invece è assolutamente tranquilla. Ha le mani fredde, però e poi sono, appunto, teso. Mi ci vuole un po’, però alla fine comincia a svegliarmisi. I coglioncini me li palpa ripetutamente sia uno per uno che insieme, ma non è che li sappia ben toccare, è un po’ frettolosa. Il cazzo invece sa bene come toccarlo e le piace soprattutto passare i polpastrelli sul glande. Alla fine mi si drizza in pieno.
“..Bel cazzo….coglioni sfiziosi”, mi dice, penso (e spero) sincera. Poi aggiunge:
“…Non ci conosciamo….le precauzioni vanno mantenute….perciò, anche se la voglia è tanta, hai la cappella così sensuale e odori di pulito, meglio che non mi metto in bocca il tuo cazzo per succhiartelo…., perché correre rischi, vero?…Ti faccio sborrare con la mano…”.
Si rialza e mi si mette quasi di fianco, a destra, lasciando la presa allo scroto. Me lo prende in pieno dentro la sua mano destra, e, poggiandosi con a sua mano sinistra su di me, dietro sulle reni, comincia a mungermelo. E’ brava, alternando successioni veloci con la mano che fa scorrere su e giù stringendo forte l’asta, a movimenti lenti in cui passa i polpastrelli sul glande. Ad un certo punto le dico tra i sospiri
 “Ohoo..sto per venire…”. Lei prima stringe le labbra abbozzando un sorriso, poi le socchiude e le spunta fuori la punta della lingua che si mette a leccarle. Subito dopo vengo. Mi fa uscire 5 schizzi, fortissimi, specie il secondo e terzo e poi, inaspettatamente, anche l’ultimo (le fa sfuggire un risolino divertito). Lei mi regge il cazzo inclinato quasi orizzontale, dirigendo gli spruzzi nello stretto spazio tra il bancale ed uno degli scaffali davanti a noi. Praticamente mi fa svuotare del tutti i coglioni, perché quando mi spreme il cazzo, strizzandolo per due, tre volte, esce solo una goccia residua di sborra. Subito dopo me lo lascia e lo guarda con un sorriso, come dire, da “superiore” mentre mi si affloscia rapidamente.
Non mi pare si sia bagnate le dita di sperma. Io mi rivesto, mentre lei mi guarda, e pare divertita e così soddisfatta.
“Scusa, ma debbo scappare…”, dice, “..sono già in ritardo per preparare la cena…”, e se ne va. Prima di oltrepassare l’angolo di un scaffale e sparire dalla mia vista, si gira, senza fermarsi, ride e mi tira bacio con un una mano, accennando poi con la lingua il verso di leccarsi il lato di un dito. Lì per lì ho voglia di seguirla, ma poi capisco che è sciocco. Finisco di rivestirmi osservando le piccole chiazze del mio sperma poco visibili sul pavimento chiaro di linoleum, ed il soffitto per vedere se c’è qualche telecamera.
Poi passo alla cassa, pago e vado via.
La incontrerò di nuovo?


Haha carinissima storiella vero?
Cosa ne pensate?

Un mega bacione al mio lettore e come sempre...una bella manata nei barzilli hahaha

Commenti

  1. Caterina, anche io voglio un manata così da te!

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    1. Hahah volentierissimo. Adoro prendere a sberle i coglioni dei maschi.

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  2. Sei unica Caterina: solo tu sai trovare delle immagini animate così sensuali per accompagnare i tuoi post.
    Valerio.

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  3. Ma pensi davvero che qualcuno ci creda? ahahahahahahaha

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    1. Per questo forse c'e' scritto INCREDIBILE?

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    2. Vero o no mi ha divertita un mondo! ;)

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    3. Infatti si capisce benissimo che è fasulla. Questo blog ha molte visite, va bene, ma non è come il festival di Sanremo che tutti lo vedono. Improbabile incontrare in uno stesso supermercato due lettori. Le palle poi sono delicate e bisogna trattarle con rispetto, sarebbe come per noi donne beccarci un pugno nel seno. A me è capitato e non è stato simpatico. Anita85

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    4. penso anche io che sia un racconto decisamente F A N T A S I O S O ...... probabilmente il lettore che ha mandato la mail ..... ha esternato un suo desiderio nascosto ....... : ) ........ vabbè dai ci sta : )
      anita85 , hai preso un pugno sul seno ? ..... spero si sia trattato di un incidente .... ciao max

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  4. Sarà come dici, cara Anita85, però, per caso, tu sapresti come riparare la zip dei miei jeans?
    V

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  5. Questa non l'ho capita...e poi i ragazzi che vanno con le tardone li trovo un po' patetici. Anita85

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    1. Semplicemente succede che adesso la lampo dei miei jeans (nuovi) s'inceppa sempre. Evidentemente nella frenesia di quei momenti è stata come dire ...tirata troppo. Mica posso andarlo a dire a mia moglie: che scusa invento? Se tu lì ci sapessi mettere...mano, mi risolveresti un bel problema.
      V

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  6. beh vero o finta che sia la storia, me l'ha fatto venire duro......... a me piacerebbe essere "preso" così da una ragazza in un luogo pubblico a Milano (un camerino, un parco, al cinema....) e il rischio di essere scoperti aumenta l'eccitazione!

    Ciao

    Oscuro

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  7. Anonimo05 luglio

    Ciao sono bisex! adoro mungere l'uccello! kisssss

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