Come renderli e mantenerli docili


Ciao ragazze. Come state patatine belle?
Come già anticipato inizierò a pubblicare storie e racconti mandati proprio da voi lettrici e lettori.
Mi piace che questo blog diventi un luogo dove condividere esperienze e fantasie.
Magari sentir parlare sempre me alla lunga rompe le palle e così ho deciso di dar voce anche a voi!
Cominciamo allora!
Ecco un bel racontino...sulla dominazione maschile che ho ricevuto qualche giorno fa.
Fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo!

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Come renderli e mantenerli docili

L’ho appreso da una zia, dove sono andata a vivere molto giovane dopo che mia madre, sua sorella minore, mori’. Il marito, mio padre, ci aveva abbandonate che avevo due anni, sparendo.
Mi trasferii dalla citta’ dove vivevo a quella di mia zia, che allora aveva 39 anni. Il marito ne aveva alcuni di piu’, 41. Avevano due figli maschi, gemelli, di 18 anni, ma erano al College, in altre citta’.
Mi accolse come una figlia.

Lei era una donna di affari, gestendo un Mobilificio. Una bella donna. Il marito era un impiegato forestale, che spesso, per lavoro, restava fuori alcuni giorni. E poi recuperava restandone altrettanti a casa.
Una delle prime sere, dopo cena, zia mi si accosto’ con fare amichevole e misterioso allo stesso tempo.
“…Sai quante volte a mia sorella ho detto che se non si sanno trattare gli uomini, poi si possono avere brutte soprese? Mi ribatteva: “ma no, lui e’ diverso, non e’ come tutti… vede solo me…”. Appunto… si e’ visto… Nella disgrazia sono contento che tu sei qui adesso, e spero di insegnarti quello che non sono riuscito a mia sorella…”.
Mi strizzo’ l’occhio e sottovoce, aggiunse. “La formula per la felicita’ di una donna e’ capire il prima possibile che tutti gli uomini prima di tutto sono e restano sempre …maschi… Bestioline insomma che possono fare male, ma, se addomesticati, possono dare tante… soddisfazioni.”
Annuii, ma non e’ che avessi capito bene che intendesse. Lei se ne dovette accorgere dalla espressione della mia faccia.

Prosegui’: “Ecco, ormai sei grandina, …anche se per queste cose…”, rise nel dirlo, “…prima si impara meglio e’…, e devi sapere una cosa fondamentale: noi donne abbiamo il cervello tutto in testa, i maschi nella testa hanno solo parte di esso. Una parte considerevole, quella che ne governa gli istinti e la maggior parte delle reazioni, la hanno…”, fece una pausa, “…li’…”.
Ed abbasso’ gli occhi come a fissare un uomo in piedi davanti a lei… all’altezza della patta del pantalone.
Mi venne da ridere ma cercai di reprimerlo.
“Si’, li’…”, ridi pure perche’ e’ buffo quanto e’ vero… Proprio nel loro pene. Precisamente nella sua testa, il glande”.
Stavolta risi.
“Per questo sono tutti dei testa di… cazzo”, esclamo’. Ridemmo fragorosamente insieme.
Calmatici, zia prosegui’. “Ma questa loro caratteristica, e’ la loro debolezza se una donna ne e’ consapevole e sa trattarlo di conseguenza”.
“…Ma… scusa zia… anche… anche zio…e… una…”, iniziai a dire senza riuscire a terminare.
“…testa di cazzo? Certo! come tutti. Ma io l’ho addomesticato… ed uso proprio il cazzo, l’organo simbolo della presunta superiorita’ maschile per tenerlo docile e servizievole… lo vedrai tu stessa…”.
Quella sera, andando a dormire, ripensavo alle sue parole e, non so perche’, sentivo che la mia presenza la’ sarebbe stata eccitante…
Quando ero arrivata, nel tardo pomeriggio di 5 giorni prima, il marito di zia stava proprio partendo per una missione di alcuni giorni: cosi’ lo vidi brevemente, salutandolo giusto prima che partisse.
Nei giorni della sua assenza notai una cosa. Zia era molto precisa ed esigente: per esempio, dopo colazione o pranzo o cena, lavava le stoviglie ed io la aiutavo. Tuttavia, non faceva altre faccende domestiche. I panni sporchi, miei e suoi, li gettava in un gran cesto. Non si curava mai di lavare i bagni, o pulire i pavimenti di casa.
Dopo, appunto, cinque giorni dal mio arrivo, la sera tardi, io era a letto, sentii rumori e voci. Era tornato il marito.
Lo vidi e salutai il mattino dopo, facendo colazione insieme, che servi’ lui, e poi uscii per andare alla scuola superiore.
Tornai come sempre il pomeriggio, alle 17:30. Mentre salivo i tre scalini della porta di casa, udivo da fuori il ronzio del motore di una aspirapolvere. Aprii la porta, entrai e… rimasi a bocca spalancata… per cio’ che mi si paro’ davanti…



Mentre richiudevo la porta dietro di me con gesto meccanico, mi sentivo come avvampare. Il marito di zia… completamente nudo, che aspirava il pavimento mentre lei, seduta sul divano, controllava compiaciuta.
“…Ciao cara…, arrivi in tempo per prenderci il the’”. Mi saluto’ allegra.
Ma io non riuscivo a rispondere, con gli occhi incollati agli organi maschili di zio, cosi’ esposti…tutto… pisello, palle…
Lui si giro’ verso me, salutandomi, senza smettere, con un: “ciao”, ed una espressione in faccia che rifletteva la mosceria del suo pene. Mi venne da ricordare le parole di zia: “…se si sanno addomesticare bene…”. Provai una sensazione stranissima e piacevolissima mentre fissavo frontalmente il suo organetto moscio… pensavo lo avesse piu’ grosso. A vedergli quel cazzino mi venne un impulso sfrenato di ridere.  Che repressi, evidentemente male, perche’ lui, capendo, abbasso’ subito lo sguardo, continuando a pulire.
Guardai allora zia che mi fissava tutta contenta. Ci sorridemmo mentre lei annuiva col capo, come a dirmi:
“cominci a capire adesso?”.
A mia volta le annuii.
“Su’, dai, basta aspirare, ora lava, prendi lo spazzolone, ma mettiti i calzini, per non spargere il bagnato”, gli ordino’.
E lui, docile, spense l’aspirapolvere e lo ripose, e poi, proprio davanti a me si mise a spazzolare il pavimento. Stavolta non ressi e gli risi in faccia fissandogli il cazzetto moscio dondolante mentre chino spazzolava.


Mentre lui puliva il pavimento, ci sedemmo con zia sul divano, e chiacchierammo allegramente. 
“Adesso capisco che intendevi…”, le dissi.
“Lo sapevo che eri intelligente…”mi rispose, ma aspetta, hai ancora tanto da imparare e molto da… vedere …e vedrai, non c’e’ modo piu’ divertente e piacevole di istruirsi per una ragazza…”.
Fece una pausa, poi con espressione ironica, mi chiese: “ho visto che hai subito notato una cosa…”.
Risi ed annuii. Sospiro’: “e si’, mio marito non e…, diciamolo con eufemismo…, un super dotato…”.
“…Mi ha sorpreso, zia… con il suo fisico…, me lo aspettavo… piu’…”, risi rispondendole.
“Beh, onestamente, debbo dire che in erezione guadagna…, e soprattutto gli diventa molto duro e dura, ma moscio… e’ vero… pare quasi come quello di un bimbo…
Ma vantaggi ce ne sono, per esempio, quando stira… col pisello corto non rischia di…ehm ehm…”. Morimmo da ridere.
E gli ordino’ di mettersi a stirare.
E si’, quel pomeriggio fu molto interessante…



Commenti

  1. Bel racconto. Grazie per averlo condiviso con tutti noi

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    1. è sempre un vero piacere!
      Caterina

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  2. Ciao Caterina e seguaci, sembrerà strano ma per un periodo della mia vita sono stato un domestico proprio cosi.. Com molte umiliazioni ma anche emozioni. Un bacione jacopo

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    1. Ciao Jacopo. è davvero una bellissima cosa questa. Sarai stato davvero un bravo casalingo.
      Caterina

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    2. Be Caterina ho cercato per ovvi motivi di fare del mio meglio e credo in fondo di esserci riuscito, anche quando per le richieste particolari mi era difficile accettare..le pretese andavano oltre il domestico. Ma dovevo. Un caro saluto

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    3. concordo..tutti i figli maschi dovrebbero essere educati così

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  3. Un bellissimo racconto. I 2 figli maschi della zia sono stati educati allo stesso modo del marito? Puoi parlarci di loro?
    Trovo sia molto interessante l'argomento di come crescere nel modo giusto i figli per farli poi diventare ragazzi e uomini migliori.

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    1. Anche io penso che sia un argomento molto interessante infatti penso di farci qualche articolo di approfondimento.
      Caterina

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  4. Penso che il CFNM inizia in famiglia. Quando avevo 14 anni passai l'estate da mia zia e con mio cugino ne combinavamo di tutti i colori. Lui era una peste e quando si lavava bagnava. Una volta in spiaggia facemmo una passeggiata e tornammo tardi. Lei ci sgridò perché era in pensiero. Mio cugino si lasciò sfuggire che eravamo alla zona nudisti e promise che ci avrebbe portato lei stessa, lasciando però solo noi nudi (la zona nudisti era accanto a dove arrivammo, ma verso la fine era tollerato sia il nudismo che il costume). Qualche giorno dopo venne in spiaggia con noi anche la sua migliore amica. Immaginai cosa stava facendo perché ci aveva portati al lido finale. Non piantò l'ombrellone che ci ordinò di spogliarci. Togliemmo i vestiti e restammo in costume. Ci ridisse di spogliarci e mio cugino si mise nudo. La sua amica lo guardò sotto e rise a crepapelle (non era ancora sviluppato). Zia si sedette e mi ordinò di spogliarmi e che se non lo facevo da solo il costume me lo avrebbe tolto lei. Così mi feci forza e lo tolsi. Per fortuna ero già abbastanza sviluppato e non feci la figuraccia di mio cugino. Zia e la sua amica mi guardarono giù e sorridendo dissero " hai visto, non volevi neanche spogliarti", "vieni avanti e fatti vedere". Io mi avvicinai imbarazzato a mia zia e lei vide il cazzo moscio e mi girò in direzione dell'amica. Mi fece cenno di andare da lei, così feci. Lei era seduta e io in piedi, imbarazzato. Mi fece avvicinare e con l'esterno del dito lo accarezzò, solleticandolo. Disse che era tenero e carino e si mise a scherzare con mia zia. Lei fece avvicinare il figlio, umiliandolo x non averlo grande. Gli fece notare la differenza col mio, ma lui non rispose. L' amica si alzò e mi accarezzo gli addominali. Per fortuna la spiaggia era semivuota, solo una famiglia nudista lontano e una coppia dall'altra parte e nessuno sembrava badarci. La parte più imbarazzante fu quando ci spalmarono la crema solare (mia zia al figlio, la sua amica a me) e mi venne l'erezione. Lei si mise a ridere e mia zia le fece notare che anche mio cugino era in erezione, solo che a lui non si notava la differenza. Poi se ne andò a fare il bagno e io dovetti mettere la crema a tutte e due(solo dietro la schiena) e sorbirmi le loro prese in giro "così t'impari", "la prossima volta ci pensi due volte prima di allontanarti" e altre più umilianti "non ti approfittare troppo della situazione", "dovresti essere contento che ti permetto di spalmare la crema a due belle donne come noi e di stare nudo, ti ho fatto un piacere". Poi mi ordinò di fare il bagno. Allontanandomi le sentii ridere, ma non so cosa dissero. Durante la giornata ci fecero passeggiare nudi intorno, una specie di sfilata dal confine nudista fino a dove stava la famiglia, ordinandoci di farci vedere bene da loro e di non guardare le donne in quel posto, x non fare gli zozzoni, sue parole. Poi mi presero in giro perché quando avevo un erezione mi mettevo a pancia in sotto e loro lo capivano sempre e di solito o mi facevano mettere a pancia in su o mi facevano sfilare solo a me. La coppia sposata non mi badò, ma la famiglia aveva capito tutto, perché ogni volta che passavo si mettevano tutti a ridere, soprattutto le donne. Poi a fine giornata mi disse che da ora in avanti mi avrebbe dato lei una regolata se non facevo tutto quello che diceva senza discutere. Purtroppo non ci portò più in quella spiaggia, ma devo ammettere che il suo metodo fu efficace. Mio cugino non fece cadere più una goccia d'acqua, non ci allontanammo più e inoltre ci diede diversi compiti da svolgere, tipo accompagnarla quando faceva la spesa (prima non lo facevamo) e portare tutte le buste, buttare l'immondizia, apparecchiare e sparecchiare. Io capii di essere eccitato dallo stare nudo con lei e cercavo ogni modo per farmi vedere. Caterina, in base alla tua esperienza che dici, sono stato un bravo nipotino?
    Francesco

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    1. Molto bella la tua esperienza. Penso che voi maschietti dobbiate essere educati fin da subito al rispetto. Il fatto che abbiate i genitali (pisello e palle) non è un buon motivo per essere scortesi, irrispettosi o peggio ancora arroganti.
      L'unico modo efficace per educarvi bene è umiliarvi nella vostra mascolinità.
      Caterina

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    2. Che dire queste cose non sono successe solo a me e un po mi da conforto. L'essere trattati come esseri inferiori fin da ragazzini fa capire da più grandi che non siamo all'altezza delle donne. Anch'io sono stato colpito nella mia mascolinità fin da ragazzino. Bel racconto complimenti.

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  5. Già fa ridere vedere i maschi nudi normalmente, figuriamoci se sono in giro per casa a fare le faccende con tutto che ciondola!
    Betty

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    1. Ciao Betty avendolo fatto posso dire che si siamo e ero ridicolo. Kiss

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  6. Finalmente un racconto divertente ma anche educativo.
    Ho preso molti spunti Caterina!

    Carlotta

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  7. Ma nell'ultima foto il tipo si sta stirando il cazzo o le palle?? hihihi

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    1. ..forse indossa un cappuccio tipo preservativo, insomma un...paracappella..., sempre che Lei lo permetta.

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  8. Concordo con quanto già scritto che sarebbe bello un articolo sull'educazione corretta dei figli per farli crescere con giusto rispetto verso le donne.
    Tipo nelle famiglie con un figlio maschio ed una figlia femmina bisognerebbe gradualmente mettere in carica la femmina (anche se più piccola), per fare comprendere al ragazzo che sotto la guida femminile è più felice.
    In generale le ragazze sono più mature dei ragazzi e quindi penso sia giusto.

    Ma è un argomento davvero vastissimo... sarebbe il caso di iniziare a parlarne.

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    1. Credo che hai propio ragione il campo e molto vasto da approfondire con attenzione. La famiglia e il posto dove si può far maturare il rispetto della donna in una società come la nostra in cui la violenza maschile è ormai all'ordine del giorno e intollerabile .Le figlie femmine insieme alla propria madre dovrebbero prendersi cura dell'educazione dei maschi di casa . Portare molto rispetto e quasi venerazione nei loro confronti . Prima educazione da dare è per l'uomo l'obbligo di restare nudo nell'abitazione in presenza di una femmina .Quindi se una sorella vedesse suo fratello anche solo con gli slip dovrebbe dirgli scusami ma non puoi stare così spogliati è un ordine , se non lo fai lo faccio io con la mamma. Per punizione ti prendo per le palle stringendole.Si possono anche usare metodi meno crenti per esempio addomessticarli gratificandoli . Da piccoli si impara .

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  9. Sicuramente un argomento interessante e da approfondire.

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  10. Anonimo26 aprile

    Ciao sono Marco. Ho 45 anni . Volevo farti i miei complimenti per il tuo blog. Sto scoprendo ora questa nuova dimensione e sono molto attirato da questo mondo. Essendo però un novizio ho molto da impare e soprattutto su come riuscire a muoversi in questa realtà. Mi piacerebbe conoscere qualcuno che mi insegni e mi dia delle dritte.
    Ti ringrazio e complimenti ancora.

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